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Blanca

Blanca di Jiro Taniguchi è un libro che non dovrebbe mancare sullo scaffale di chi ama i fumetti, e le storie più in generale.

Sulle pagine, in bianco e nero, i personaggi si muovono e recitano come in un film d’autore ma  hanno anche la dinamicità tipica delle più spericolate pellicole d’azione.

Non appena si entra in sintonia con la lettura da destra verso sinistra (come ogni manga che si rispetti) la storia scorre come un fiume in piena che ti lascia senza fiato per poi cullarti nelle diverse anse che  l’autore (sapientemente) ti mette a disposizione per recuperare le energie emotive.

Questo graphic novel è anche un vero e proprio corso di fumetto dove, in ogni tavola, in ogni dettaglio, c’è uno spunto, un segreto da tenersi stretto.

E tutto questo a prescindere dalla storia, che è una storia come tante.

Un tomo di immagini e parole da non mettere in un cartone ma da tenere sul comodino, casomai sopra il cellulare.

 

Gli alberi non furono mai così felici di essere stati sacrificati per un’opera del genere.

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